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Patrimonio culturale
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dialettiamoci 9
A CALDAROLA DIALETTIAMOCI9 RIPARTE CON “QUESTA È LA VITA”
DEL TEATRO CLUB GUBINELLI DI SAN SEVERINO MARCHE
Dialettiamoci9 riparte sabato 2 novembre alle 21.30, a Caldarola, nella sala polivalente Tonelli.
Sarà il Teatro club Gubinelli di San Severino Marche a debuttare portando in scena la commedia “Questa è la vita” di Amedeo Gubinelli, per la regia di Alberto Pellegrino.
Si tratta dell’ultima opera scritta dal sacerdote settempedano, umoristica sì, ma anche ricca di molti spunti di riflessione: come d’altronde sempre è riscontrabile in Gubinelli. È stato lo stesso regista Alberto Pellegrino a parlarne, sabato 26, a Caldarola, nel corso della conferenza stampa di presentazione della rassegna.
“Una rassegna sempre più necessaria – commenta il sindaco Luca Maria Giuseppetti – per limitare la frammentazione di questi territori. Fra poco dovremo anche mettere mano al teatro per fare i lavori: il finanziamento c’è, il progetto anche: speriamo che per il 2020/2021 sia possibile riaprirlo; sarebbe un bel modo di festeggiare la decima edizione della rassegna Dialettiamoci”.
Un po’ sullo stesso tenore tutti gli interventi degli amministratori presenti; molto entusiasmo, molta partecipazione, ma anche molta amarezza per come il territorio fatichi a riprendersi del tutto, nel giorno in cui proprio ricorreva il terzo anno dalla prima scossa del sisma. Sono intervenuti il sindaco di Camporotondo di Fiastrone Massimiliano Micucci, l’assessore comunale di Serrapetrona Michele Borri, la consigliera di Cessapalombo Orelia Maurizi ed il vice sindaco di Belforte del Chienti Carla Budassi.
Quattro le serate di Dilaettiamoci9, cui si aggiunge uno spettacolo dell’Amat, inserito nell’ambito di SPARSE, Progetto teatrale europeo riservato alle aree svantaggiate (Mago per svago, il 9 novembre, con apericena alle 20, 10 €).
Dopo il debutto di sabato 2 novembre si arriva al 23 con l’Associazione culturale SIPARIO di Jesi che presenterà “Chi pe’ riffe, chi pe’ raffe” commedia in dialetto di Emanuela Corsetti, per la regia di Fabio Ragni; il 30 sarà la volta de Gli Sfiguranti di Montesanto con “Come se non imo ditto gnè”, scritta e diretta dal gruppo; sabato 14 dicembre chiusura con la compagnia dell’Arco fermano che presenterà “Cento misure e un taju” di Vincenzo Cenciarelli per la regia di Andrea Grifi.
Una novità è emersa dalla conferenza stampa: i 5Comuni, d’intesa con la compagnia Valenti ed il direttore artistico Francesco Facciolli, metteranno in atto una nuova rassegna teatrale itinerante, estiva, non dialettale, da inserire nei luoghi più caratteristici o nei siti più esclusivi che ogni comune può vantare sul proprio territorio: un altro modo per dare visibilità al territorio, maggiore coinvolgimento alle comunità ed alle amministrazioni, ulteriore conoscenza delle aree più insolite dell’entroterra maceratese.
La rassegna è organizzata dalla compagnia teatrale Valenti, con la collaborazione dei 5Comuni ed il sostegno di Banca di Macerata, Oro della Terra e ASSM-Terme di S. Lucia di Tolentino ed il patrocinio della UILT. Presente, fra le aziende, il direttore di Oro della Terra, Nazzareno Ortenzi che ha ribadito l’appoggio e il sostegno dell’azienda a questo genere di manifestazioni: “Noi veniamo dalla terra, trattiamo i prodotti della terra e non possiamo non essere presenti quando si raccontano le storie della nostra terra e si utilizza la lingua della nostra terra. Dialettiamoci è arrivata a conquistarsi un posto di preminenza nell’ambito delle rassegne teatrali e noi con orgoglio la sosteniamo”.
Il biglietto costerà 8 €; non sono previsti abbonamenti. Ritorna il concorso, come per le passate edizioni: a votare la migliore commedia presentata sarà solo il pubblico.
Per info e prenotazioni si può telefonare al seguente numero: 371/4674825 dalle ore 17 alle 20 di tutti i giorni.
scriviamo insieme “collezione recchi” all’indirizzo bellezza@governo.it
Scriviamo insieme “COLLEZIONE RECCHI”COMUNE DI SERRAPETRONA (MC) all’indirizzo bellezza@governo.it Il 09 maggio scorso il Governo ha emanato un avviso che consente a tutti i cittadini della Repubblica Italiana di proporre beni culturali sui quali investire risorse pubbliche.Fino al 31 maggio tutti i cittadini potranno segnalare all’indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare. Una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse. Il decreto di stanziamento, pari a 150 milioni di euro complessivi, sarà emanato ad agosto: la Collezione Recchi deve esserci!Tutti insieme, cittadini, associazioni ed amministratori, possiamo fare molto per la valorizzazione della straordinaria collezione Recchi di Serrapetrona: reperti preistorici, vasi etruschi, ed ellenici magnificamente dipinti, bronzetti votivi, oggetti d’ornamento piceni, reperti egizi e di epoca romana, monete in bronzo, argento e oro; e poi reperti fossili: esemplari di antropodi paleozoici, invertebrati primordiali, anfibi e rettili acquatici, rettili volanti e uccelli primitivi, mammiferi antichi. E soprattutto lo scheletro perfettamente conservato di un dinosauro di circa 75 milioni di anni fa, lungo circa 4 metri. Un tesoro inestimabile di 839 reperti paleontologici, 305 reperti archeologici e 1377 reperti numismatici che un personaggio colto e schivo, Giorgio Recchi, prematuramente scomparso, ha costruito negli anni. Da questo ritrovamento eccezionale è stata avviata l’attività di recupero, studio e valorizzazione che vede coinvolti il Comune di Serrapetrona, la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e La Sapienza Università di Roma.La fase di analisi e studio è ancora in corso, ma gli esperti hanno già riconosciuto il grande e particolare valore scientifico della collezione, destinata a diventare un riferimento per studiosi ed appassionati a livello internazionale. Per rendere fruibile al grande pubblico “il tesoro di Serrapetrona” è stato avviato un percorso di musealizzazione con una prima mostra incentrata sul tema del mare, dell’acqua dove sono nate le prime forme di vita, per passare al concetto del volo con la seconda mostra “La conquista del cielo” ed ora si sta lavorando per la realizzazione della terza esposizione che avrà “Armi e difese” come filo conduttore. Adesso, grazie all’iniziativa “Bellezza”, possiamo provare, tutti insieme, a fare un passo in più perché un sogno per Serrapetrona si possa avverare: la realizzazione di un museo stabile, tramite recupero e restauro di un edificio storico del territorio, dove poter esporre degnamente la collezione nella sua interezza, eccellenza straordinaria e patrimonio di tutti.
10 febbraio 2016. giorno del ricordo.
"L'Italia non può e non vuole dimenticare: non perché ci anima il risentimento, ma perché vogliamo che le tragedie del passato non si ripetano in futuro"Carlo Azeglio Ciampi.
chiusura invernale palazzo claudi
Si comunica che nel periodo invernale il Palazzo Claudi, in cui sono esposte la mostra Paleontologica, Archeologica "La Conquista del Cielo" e la mostra "Favole Pittoriche" di Anna Claudi, resterà chiuso al pubblico. Le aperture sono solo su prenotazione.Info: Fondazione Claudi (tel: 339.4800381/333.3679400 - mail: info@fondazioneclaudi.it)
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