serrapetrona, al via “il bello… della ricostruzione”. riapre la chiesa di santa maria in piazza

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Vedranno presto la luce e torneranno ad essere ammirate 26 opere d’arte provenienti dal territorio comunale di Serrapetrona. Sarà possibile grazie al progetto di allestimento di un deposito attrezzato per le opere d’arte portato avanti dal Comune di Serrapetrona con il coordinamento scientifico della Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio delle Marche, grazie anche alla collaborazione della Parrocchia di San Clemente e dell’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche.Il luogo scelto per “Il Bello…della ricostruzione”, questo il titolo del progetto, è la Chiesa di Santa Maria di Piazza, ubicata nel luogo più centrale del paese. Grazie a questa iniziativa congiunta, Serrapetrona è il primo comune ricadente nel cratere sismico maceratese a dotarsi di un contenitore culturale unico che accoglierà opere provenienti da diverse chiese inagibili del proprio territorio fruibili al visitatore. Il percorso che ha portato all’allestimento, nasce nei primi mesi del 2017, subito dopo i grandi terremoti che hanno sconvolto il Centro Italia. Il Sindaco Silvia Pinzi e l’amministrazione comunale hanno voluto fortemente che le opere d’arte messe in salvo dai Carabinieri del Nucleo Tutela Beni Culturali, dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e dai Vigili del Fuoco, restassero in paese per poter essere nuovamente ammirate. Conservate fino ad ora in un piccolo deposito comunale, le opere rischiavano di rimanere per anni imballate e lontane dallo sguardo di cittadini e amanti dell’arte. Si tratta di opere di notevole valenza storico-artistica, oggetto di importanti restauri avvenuti nel recente passato che avevano bisogno di un intervento teso alla loro salvaguardia e alla migliore sicurezza.La nuova ricollocazione si inserisce in un altro importante recupero: la chiesa di Santa Maria di Piazza. Interessata da restauro a seguito del terremoto del 1997, la chiesa attualmente non officiata, ritorna a vivere come importante contenitore culturale pronto ad accogliere pubblico. Sabato 17 novembre alle ore 17,00 è prevista la riapertura della chiesa e l’inaugurazione della raccolta. Sarà una giornata importante e dall’alto valore simbolico per Serrapetrona e per i cittadini della Regione Marche che a due anni dal sisma si riappropriano di spazi in cui poter tornare a godere della bellezza. Inoltre, grazie ad una apposita convenzione stipulata con la parrocchia di San Clemente che ha concesso a titolo gratuito gli spazi occorrenti al progetto e grazie al sostegno all’iniziativa da parte della Arcidiocesi di Camerino- San Severino Marche, la raccolta delle opere entrerà a far parte della Rete Museale Diocesana, andando ad arricchire anche il Sistema Museale della provincia di Macerata di cui fa parte.Una festa per la cultura, il turismo ad essa legato e per l’economia di un paese che grazie a questa nuova realtà torna ad essere ancora più accogliente, donando al visitatore oltre a scorci paesaggistici di notevole pregio, luoghi di interesse storico-culturale che vanno a valorizzare l’offerta proposta: dalla chiesa di San Francesco, al cui interno è conservato il Polittico di Lorenzo D'Alessandro (Sec. XV) alla Fondazione Claudi con le sue mostre.

Data:

29 Ottobre 2018

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Descrizione

Vedranno presto la luce e torneranno ad essere ammirate 26 opere d’arte provenienti dal territorio comunale di Serrapetrona. Sarà possibile grazie al progetto di allestimento di un deposito attrezzato per le opere d’arte portato avanti dal Comune di Serrapetrona con il coordinamento scientifico della Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio delle Marche, grazie anche alla collaborazione della Parrocchia di San Clemente e dell’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche.

Il luogo scelto per “Il Bello…della ricostruzione”, questo il titolo del progetto, è la Chiesa di Santa Maria di Piazza, ubicata nel luogo più centrale del paese. Grazie a questa iniziativa congiunta, Serrapetrona è il primo comune ricadente nel cratere sismico maceratese a dotarsi di un contenitore culturale unico che accoglierà opere provenienti da diverse chiese inagibili del proprio territorio fruibili al visitatore. Il percorso che ha portato all’allestimento, nasce nei primi mesi del 2017, subito dopo i grandi terremoti che hanno sconvolto il Centro Italia. Il Sindaco Silvia Pinzi e l’amministrazione comunale hanno voluto fortemente che le opere d’arte messe in salvo dai Carabinieri del Nucleo Tutela Beni Culturali, dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e dai Vigili del Fuoco, restassero in paese per poter essere nuovamente ammirate. Conservate fino ad ora in un piccolo deposito comunale, le opere rischiavano di rimanere per anni imballate e lontane dallo sguardo di cittadini e amanti dell’arte. Si tratta di opere di notevole valenza storico-artistica, oggetto di importanti restauri avvenuti nel recente passato che avevano bisogno di un intervento teso alla loro salvaguardia e alla migliore sicurezza.

La nuova ricollocazione si inserisce in un altro importante recupero: la chiesa di Santa Maria di Piazza. Interessata da restauro a seguito del terremoto del 1997, la chiesa attualmente non officiata, ritorna a vivere come importante contenitore culturale pronto ad accogliere pubblico. Sabato 17 novembre alle ore 17,00 è prevista la riapertura della chiesa e l’inaugurazione della raccolta. Sarà una giornata importante e dall’alto valore simbolico per Serrapetrona e per i cittadini della Regione Marche che a due anni dal sisma si riappropriano di spazi in cui poter tornare a godere della bellezza. Inoltre, grazie ad una apposita convenzione stipulata con la parrocchia di San Clemente che ha concesso a titolo gratuito gli spazi occorrenti al progetto e grazie al sostegno all’iniziativa da parte della Arcidiocesi di Camerino- San Severino Marche, la raccolta delle opere entrerà a far parte della Rete Museale Diocesana, andando ad arricchire anche il Sistema Museale della provincia di Macerata di cui fa parte.

Una festa per la cultura, il turismo ad essa legato e per l’economia di un paese che grazie a questa nuova realtà torna ad essere ancora più accogliente, donando al visitatore oltre a scorci paesaggistici di notevole pregio, luoghi di interesse storico-culturale che vanno a valorizzare l’offerta proposta: dalla chiesa di San Francesco, al cui interno è conservato il Polittico di Lorenzo D'Alessandro (Sec. XV) alla Fondazione Claudi con le sue mostre.

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Ultimo aggiornamento: 30/10/2018, 13:42

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